Tagliapietre in Argentina

Ma quindi guardai Mia madre, la sua faccia era piuttosto dolorosa, era più che malaticcia pensando che partivo per l’America. Pensava che non lo vedrò più ed è stata proprio così, non la rividi più.

Dopo 15 giorni partivo per l’Argentina sempre colla speranza di migliorare. Fù un viaggio bellissimo il Bastimento di nome Principe Umberto del nostro paese c’erano 12 persone 9 uomini e 3 donne tutti andavano per miglior vita a Buons Aires ci siamo divisi qualcuno al Tandil, noi abbiamo preso il ferro Caril del Sud per la Sierra Vaggia dovevamo scendere a Olavaria, qualcuno dovevano scendere dal treno, io stavo aitando loro che sendevano. Con sorpresa vidi mio fra[te]llo che mi aspetava così presi pure io la mia valige e smontai. Il mio fratello dopo due anni non mi riconobbe lui cercava il Bocio (il Ragazo) quando mi riconobbe era assai sorpreso ero più alto di lui dopo quella stazione alla Sierra Cica circa 9 km e labiamo fatta su una piccola carozella tirata da due Cavalli. Quella notte abbiamo dormito in una cama (letto) di una persona non ero troppo sodisfatto da dormire in una branda in due persone.

Il giorno dopo circa le 6 del mattino vedo tutti questi uomini che si alzano e partono per il lavoro, la nostra camera a pian terreno c’era 10 letti, compreso il mio che comperai. Gli chiesi a mio fra[te]llo dove vanno così a buon’ora, mi rispose lavorano a contratto, chi in giornata. Presi pure io il lavoro a tagliar pietre i Padroni erano pure loro di Vezza ho conosciuto il vechio che parlava tutto del paese nativo le Cantere lo chiamano Occhi. io lavoravo per due Contratisti il primo mese 2 peso al giorno, ogni mese mi cresevano di 1 peso do 5 mesi mi pagavano la paga normale.