Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1964Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Temi
lavoroTemi
lavoroG.M. descrive il suo ambiente di lavoro, all’università di Los Angeles, dove ha preso servizio come assistente da alcune settimane.
Il Married Student Housing – un complesso di bassi edifici squadrati dipinti di giallo – si stendeva tra un’autostrada e un ampio viale orlato dalle solite alte palme californiane, piantate nella striscia d’erba lungo il bordo esterno dei marciapiedi, come ormai si è visto in tanti film girati a Hollywood. Parallelo al marciapiede, un lieve pendio erboso risaliva fino alla facciata delle abitazioni, nascoste in gran parte da una ricca vegetazione di palme nane e cespugli fioriti. Oltrepassato il cancello d’ingresso, si entrava in uno spazio quasi italiano, da casa di ringhiera. Al primo piano, un ballatoio correva sui quattro lati di un cortile stretto e lungo, intorno al quale crescevano cespugli e alberetti senza grazia, raramente innaffiati da qualche volenteroso inquilino del pianterreno. Negli appartamenti vivevano per lo più coppie molto giovani, senza figli o con bambini- piccoli. Di solito il marito andava all’università e la moglie si occupava di casa e bambini. Alcuni studenti seguivano invece corsi di specializzazione post laurea, e questi erano più vecchi e spesso stranieri: messicani, indiani (dell’India), egiziani, europei. lo ero l’unica italiana, l’unica senza marito e con una figlia, una delle pochissime ad andare all’università, e ad averci un incarico di insegnamento. Con il nuovo trimestre cominciai a seguire le lezioni dei corsi scelti: il ‘300, il ‘500, il ‘700, il ‘900. Alcuni tenuti da due professori ugualmente bruni e snelli, Vascon e Rosati, che avevano più o meno la mia età. E la mia stessa laurea, riflettei dopo qualche tempo, e almeno uno di loro non aveva ancora pubblicazioni. Eppure loro erano professori, anche se non àncora di ruolo, e io solo una Teaching Assistant. Per consolarmi, mi dicevo che ero in ritardo di quasi dieci anni, fra lavori vari matrimonio e maternità, mentre loro non avevano avuto né ritardi né fratture nella carriera. Restava, di positivo, che mi piaceva sentir parlare di letteratura, leggere, studiare, poter frequentare, io che a Milano avevo sempre preparato gli esami da sola, facendomi imprestare libri e dispense, e andavo all’università quasi solo per darli, sempre con la paura di non essere preparata, e il rammarico di non poter sentire le lezioni, partecipare ai seminari, conoscere altri studenti, fare solo la studentessa.
Il viaggio
Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
Stati Uniti d'AmericaData di partenza
1964Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di G. M.
Cominia bene
Una delle prime sere suonò il campanello, e una delle voci dell'appartamento accanto si materializzò in...
Lo studentato
Prima di andare a LA non avevo mai visto un campus americano, e guardavo tutto con...
Nostalgia dell’Italia
La prima settimana di insegnamento mi aveva stancata, però mi pareva che l'avrei saputo fare. Dovevo...
Los Angeles Milano
Da LA ripensavo Milano come l'avevo vista appena arrivata, due anni dopo la fine della guerra,...