Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
AlbaniaData di partenza
1928Data di ritorno
1949Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)È il 1930, Angelo Canciani è un bambino di 7 anni e sta per affrontare un viaggio impegnativo per raggiungere, insieme alla madre e al fratello, il padre emigrato in Albania.
In seguito alla situazione venutasi a creare in Italia con il fascismo al potere mio padre fu costretto ad emigrare, nel 1928 partì per l’Albania nella capitale Tirana, dove noi lo raggiungemmo nel gennaio del 1930. Dai racconti di mia madre, mi sembra di ricordare che partimmo da Gemona il giorno 30 mattina in treno, arrivammo a Bari nella mattinata del giorno successivo, la sera c’imbarcammo sulla motonave che, dopo circa dieci ore di traversata, approdò nel porto di Durazzo. Da qui, dopo alcune ore d’attesa proseguimmo il viaggio in corriera. La distanza da Durazzo a Tirana è di soli 38 Km, ma con i mezzi sgangherati di allora ci vollero parecchie ore per arrivare; il viaggio durò quasi tre giorni. Mia madre non si era mai mossa dal paese natio, partire con due bambini piccoli, valige, bagagli vari, non riesco ad immaginare quanti e quali disagi abbia dovuto superare. Ambientarsi in un paese straniero, senza una minima conoscenza della lingua non fu certamente una cosa facile soprattutto per mia madre. La casa era composta da due stanze al piano terra alle quali si accedeva attraverso un cortile promiscuo ad altre famiglie (mussulmane ed ortodosse) un solo gabinetto nel cortile, all’interno solo una brocca d’acqua. (Unico vantaggio) La casa in cui abitavamo era ubicata in un vecchio quartiere al centro di Tirana, in via Dibra. Delle scuole elementari, che ho frequentato a Tirana fino alla quarta mi ricordo un solo particolare; una foto che mi ritrae solitario, in un angolo mentre tutti gli altri bambini giocavano nel cortile. Unico diversivo, uscire la domenica con i miei genitori. I friulani si ritrovavano tutti in un osteria (da Coligi) inizio di via Dibra, o in alternativa in un birreria di via Elbana. Il problema occupazionale non esisteva, infatti mio padre ha sempre lavorato nell’edilizia e per un certo periodo, anche alla costruzione del palazzo reale.
Il viaggio
Mestieri
impiegatoLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
AlbaniaData di partenza
1928Data di ritorno
1949Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Arnaldo Canciani
Per qualche lek
Erano già trascorsi quattro anni di grandi disagi e sacrifici, dal nostro arrivo in Albania: nel...
L’occupazione italiana dell’Albania
Nella notte dall'otto al nove aprile 1939, fummo svegliati verso le tre del mattino, il tempo...
28 ottobre 1940
Mia madre era terrorizzata, gli allarmi erano frequenti, non era facile raggiungere i rifugi. Mio padre...
Da emigrati a profughi
Il 18 aprile (1949, Ndr), avvertirono mio padre di partire subito per Durazzo e presentarsi al...
Bandiere rosse
La nave getto l'ancora nel porto di Brindisi: la nostra gioia era immensa, anche se velata...
Ritorno a Gemona
La permanenza in questa città durò quindici giorni, la sera del sette maggio ci accompagnarono alla...