Mestieri
sacerdoteLivello di scolarizzazione
Paesi di emigrazione
LibiaData di partenza
1911Periodo storico
Periodo post-unitario (1876-1914)Il 20 ottobre la nave-ospedale Regina Margherita, sulla quale è imbarcato monsignor Daelli, getta l’ancora a largo di Tripoli, tra le navi della marina militare italiana che nei giorni precedenti avevano bombardato la città, contribuendo all’occupazione militare nel quadro della guerra italo-turca del 1911.
La vista di Tripoli dal mare si presenta in modo grandioso: sorgono minareti e moschee: nella punta estrema a destra verso la diga si vede un forte rossastro smantellato. Nel centro domina un grande caseggiato che dicono sia un simulacro del Roma, in fondo a sinistra si estendono migliaia e migliaia di Palme. In mezzo a quelle si nota un forte in un terrapieno sul quale stanno ancora tre cannoni smontati. La Regina Margherita entra con grande sicurezza guidata benissimo dal capitano Peccetto. Si ancora di fronte alla Carlo Alberto e di fianco al Bronte che si abbina al Caprera; più lontano il La Plata sul quale sono ancora i due dirigibili. Siamo lontani più di un chilometro dal forte smantellato. Circa due chilometri dalla città. Il mare è assai agitato. Il comandante mi invita a scendere a terra: ma Franceschini desidera pure di scendere. Rinuncio per fargli piacere, e guardo Tripoli con un buon cannocchiale . Pare che da lontano si senta il cannone. In porto spara la Carl’Alberto una cannonata. Tutti sussultano: non è altro che un segnale.
Il viaggio
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