Ugo Senzaquattrini

Pireo 22 ottobre 1889

Cara madre

A P. Said venne l’ordine di raggiungere la squadra italiana al Pireo dove ci tratterremo in occasione delle feste del principe ereditario di Grecia. Da P. Said siamo andati a Milo e vi siamo stati 5 giorni. La navigazione andò bene solo che vicino all’isola di Rodi avemmo una forte burrasca. A Milo non scesi mai a terra franco. Per un giorno ci dissero di andare a terra per lavare biancheria, e siccome è una spiaggia quasi deserta fummo molto contenti di ciò.

Dopo aver lavato a nostro bell’agio ci sparpagliammo per la campagna. Arrivati in casa di un povero contadino si mangiò e si bevve, ma le lascio dire che pareva che ci fosse passato l’uragano, perché gli buttavano tutto sotto sopra. Le donne credevo che andassero peggio che da noi, ma invece anche le contadine vestono come da noi le paesane e sono bellissime. Una cosa per loro rimane nuova, il sapone!…

A tutti lo chiesero ed anch’io fui costretto a lasciarle un due soldi di sapone, però mi feci dare dei fichi secchi. E questo successe domenica 20. Da Milo  al Pireo ci abbiamo impiegato 10 ore. Son senza soldi, ma il 1° è vicino e me ne farò imprestare per andare in Atene a divertirmi.

Dal Pireo dove andremo? Forse a P. Said, forse seguiremo la squadra ed in questo caso sarei di ritorno alla Spezia in dicembre.

Creda che avrei molto piacere di fare un altro Natale a Pisa.

Altro no ò da dirle. Saluti tanto lo zio la Sig. Eugenia le cugine, e Attilio, e mi creda

Aff.mo figlio

Ugo Senzaquattrini