Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
AustraliaData di partenza
9.1954Data di ritorno
1963Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Tenendo un corso di inglese ai futuri emigranti, Etty ha avuto modo di avvicinarsi a un bel giovane in procinto di partire per l’Australia: Dante Volpato.
Lo standard d’istruzione fra i miei studenti era minimo: la maggior parte aveva ottenuto solamente la licenza elementare, altri nemmeno quella, anche se devo dire che la grande maggioranza dimostrava un tale desiderio d’imparare ed una volontà veramente encomiabile. […]
Il ragazzo dagli occhi azzurri, che si chiamava Dante,era forse l’unico che s’era messo con impegno per imparare a tutti costi questa nuova lingua. E anzi mi chiese un giorno se potevo dargli delle lezioni private ‘senza pagamento’: aggiunse che egli era disoccupato. Volevo aiutarlo, visto che era tra i migliori, e cosi venne anche a casa mia,dove continuammo a studiare insieme, io ad insegnare e lui ad imparare. Devo aggiungere anche che un po’ alla volta, quasi senza accorgermene, Dante trovava un posto speciale nel mio cuore. Mi raccontava della sua giovinezza e della sua infanzia, ed io ad ascoltarlo con commozione, che non avevo mai in vita mia conosciuto uno che avesse vissuto in tanta miseria. E il pensiero correva alla mia infanzia e fanciullezza di ragazzina figlia di funzionario di Prefettura, laureato a Vienna ed in Italia nella Facoltà di Legge. Quindi io facevo parte di quella società dove non entrava la miseria, ma dove invece si godeva, ci si divertiva; c’era la donna di servizio sempre, ed io con le mie due sorelle e tre fratelli facevamo molto sport, eppoi vacanze al mare, in montagna, naturalmente imparammo a suonare il violino ed il pianoforte.
Che vita diversa da quella di Dante e mi resi conto, che ero vissuta fino allora con gli occhi bendati: possibile,mi chiedevo che in Italia si potesse aver vissuto come nell’Inghilterra di Dickens? Ma quello che più mi interessava era che Dante non portava alcun rancore: era allegre, buono e sapeva recitare versi di Dante. Non a caso sua sorella fu chiamata Beatrice; il padre era un conoscitore dei classici ed aveva studiato in Seminario che in seguito aveva lasciato per sposarsi. […]
Continuai le lezioni all’A.C.L.I. per quattro mesi e posso dire che quei miei alunni alla fine del corso furono capaci di capire, di scrivere e di parlare abbastanza bene in Inglese. Certo,non potevano tradurre Byron o Burns oppure Milton, ma la loro preparazione era basica e pratica, ed era ciò che mi ero prefissa per questo corso speciale. Fu un successo per loro, ma, per me fu qualcosa di molto più profondo: prima di tutto mi ero affezionata moltissimo a tutti loro, eppoi, come esperienza, fu per me come se mi si aprissero gli occhi, finalmente.
E soprattutto, Dante ed io c’eravamo innamorati: e, con questo, sapevo pure che questa relazione sentimentale avrebbe incontrato molti ostacoli da parte della mia famiglia.
Il viaggio
Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
AustraliaData di partenza
9.1954Data di ritorno
1963Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Etty Suglich
“Tutto era cominciato per gioco”
Ecco: tutto era cominciato per gioco; potevo insegnare l'Inglese ad un gruppo di emigranti in partenza...
Prove generali di espatrio
Scrivevo sempre lunghissime lettere al mio tesoro laggiù, così lontano. Speravo che il 1953 mi avrebbe...
La rotta per l’Australia
Quando il giorno più importante della mia vita arrivò, ecco, non potrei descrivere i sentimenti tumultuosi...
Due anni, sei mesi e quattro giorni
Sydney si avvicina, tre giorni, due giorni, un giorno. Ecco in vista il famoso ponte di...
La resilienza di Etty
Devo riuscire, voglio riuscire a tutti i costi. Siamo a dicembre del 1960, ed ho compiuto...