Paesi di emigrazione
FranciaData di partenza
1935Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Temi
amoreTemi
amoreVilma e Gilberto, nonostante le molte difficoltà, le precarie condizioni fisiche di entrambi e le economie disastrate, trovano lo slancio per coronare il loro amore con il matrimonio. E dal loro matrimonio nascerà presto un bambino.
E’ stato in quel periodo che papà, esperto contadino, trovò un grande podere a Saint Florent, dall’altra costa dell’isola, e… ci trasferimmo tutti li. Passarono diversi mesi, la mia malattia non dava cenni di miglioramento, mio malgrado, dovetti informare il Signor Rossi che a malincuore dovevo rinunciare definitivamente al lavoro presso di loro. La fortuna mi assisti, trovai subito un lavoro più leggero presso i datori di lavoro di Gilberto che accettai subito considerato che loro erano due persone sole senza figli. Ritrovai nuovamente la gioia di vivere ed essere nuovamente felice ed avevo più tempo libero da trascorrere col mio uomo. Fu a quel tempo che in noi maturò l’idea di sposarci. Non avevamo neanche la biancheria base, ma il nostro amore era talmente grande che ci spinse all’impegnativo passo.
Nonostante le difficoltà presenti ci sposammo ed andammo a vivere in un paesino che sembrava dimenticato anche da Dio, ma era l’unico alloggio che potevamo permetterci. Il nostro amore era talmente grande che vedevamo la nostra casa , con gli occhi di innamorati , considerandola la nostra reggia. Se ripenso a quei momenti, mi domando, come era grande il nostro amore.
Ci sposammo al Consolato italiano poi andammo a giurare la nostra fedeltà nel Santuario della Madonna del mare e partimmo subito per quel paesino abbandonato perché il mio lui non voleva ne poteva perdere neanche un giorno di lavoro.
Iniziò l’inverno, venne tanta di quella neve che neanche í più vecchi la ricordavano, mio padre preoccupato per la mia salute, si mise alla ricerca di un lavoro per mio marito più vicino al mare dove il clima era più mite e che sicuramente avrebbe giovato alla mia salute.
La mia maternità era sempre più evidente , mio marito si ritrovò a dipendere finanziariamente ed economicamente dalla sua precedente famiglia con le regole imposte da suo padre, doveva consegnare integra la sua busta paga e lo stesso lasciava a lui solo pochi franchi nonostante la nuova situazione familiare ed io non potevo ribellarmi causa il mio stato. Mio padre e le mie sorelle vivevano la mia gravidanza come fosse la loro, mi stavano vicine e mi rincuoravano nei momenti di sconforto, ogni giorno che passava era sempre più vicina la nascita del bambino. Finalmente era arrivato il giorno tanto atteso , tutti erano felici anche mio suocero che finalmente aveva un nipote maschio dopo le femmine avute dagli altri figli, a quell’epoca il maschio era preferito alle femmine in considerazione che garantiva il nome del casato. Abbiamo chiamato il nuovo arrivato Hughes in ricordo di un fratello di mio marito morto durante il servizio militare.
Il viaggio
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