Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
ArgentinaData di partenza
20.11.1955Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Nel ricordare i sedici giorni della navigazione sulla “Giulio Cesare” Adriana Barbano non può che constatare la diversità della sua condizione di partenza da quelli di altri, ben più miseri, emigranti.
Durante i primi giorni della navigazione la mia attenzione era tutta rivolta a “scoprire” la nave: le diverse sale e i saloni, le scale e le scalette, i corridoi lunghi a non finire, i diversi ponti, il ristorante, i bar, la piscina. Non avevo mai visto ambienti tanto lussuosi: i miei occhi si riempivano di immagini che almeno in parte non si sono più cancellate. Fu un viaggio bellissimo.
Devo confessare che provo un senso di vergogna allo scrivere tutto questo, dopo aver letto le penurie sofferte da tanti emigranti per le pessime condizioni del viaggio, i soprusi di alcuni tristi personaggi capaci di approfittare delle disgrazie altrui e lucrare in queste occasioni, senza provare alcun rimorso. Leggere nei libri di storia dell’emigrazione le attività di imbonitori della parola tanto facile quanto falsa, capaci di convincere qualsiasi ad imbarcarsi con promesse di terra e di ricchezze ugualmente false, veramente pare incredibile. Fatti questi, tanto più riprovevoli per quanto le vittime erano in gran maggioranza, persone umilissime, di scarsa preparazione e perciò più facili da ingannare.
Invece io vivevo una festa continua in un ambiente di lusso e in completa spensieratezza. Sulla nave cominciai a vedere i primi argentini e italiani residenti in Argentina che rientravano dall’Italia. Li osservavo: i loro abiti mi sembravano antiquati o almeno un po’ stravaganti, quando parlavano in italiano la loro lingua mi suonava strana. C’erano alcune bambine più o meno della mia età con le quali avevo stabilito un rapporto amichevole. Quando sfogliavamo insieme qualche libro stampato in Argentina osservavo le illustrazioni, le notavo molto vecchie, tali come quelle che avevo visto nei libri che erano appartenuti ai miei genitori durante la loro infanzia. Testi quelli che erano rimasti in famiglia e che io sfogliavo con interesse ma allo stesso tempo con uno strano senso di superiorità, perché i miei libri “moderni” erano molto più belli! Come se fosse stato un merito mio”! Il timore di andare verso un paese antiquato ritornava a girarmi per la testa e mi preoccupava veramente. Pensavo che se la realtà era quella, io stavo facendo un viaggio all’indietro nel tempo, stavo ritornando verso un passato che non avevo mai vissuto ma conosciuto attraverso la stampa, le fotografie e le parole.
Il viaggio
Mestieri
insegnanteLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
ArgentinaData di partenza
20.11.1955Periodo storico
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