Paesi di emigrazione
LibiaPeriodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Anita si abbandona a una riflessione molto amara, ricordando le circostanze che hanno portato al suo concepimento da parte dei genitori.
Per mettere a tacere i pettegolezzi che minacciavano la loro tranquillità familiare e che avevano persino coinvolto il generale Graziani che gli aveva personalmente scritto una lettera, per richiamarlo all’ordine, S. mise incinta sua moglie. Lei scrisse subito una lettera alla sorella che viveva a Bellagio.
«Cara T., vieni al più presto, mi serve il tuo aiuto», e T non appena ricevuto il messaggio, si preparò per lasciare il paese contenta che quell’av-ventura, arrivasse a vivacizzare la sua vita di zitella. Era bella senza saperlo, perché di natura tranquilla, scivolava inosservata accanto alla sorella. La notizia che la T. andava in Africa aveva messo in agitazione tutto il paese, «vai sola? E non hai paura dei leoni?… così lontano… ma no… si scherniva lei c’è la B. e il S.
Prima di fare i bagagli, aveva voluto controllare uno per uno i capi di biancheria racchiusi in una cesta di vimini, parte del corredo. Quei viaggio riapriva la speranza di trovare sulla sua strada un cuore solitario come il suo. Poi era partita fiduciosa. Lo sbarco le era sembrata un’avventura straordinaria, e anche il mare che non aveva mai visto prima, le aveva immediatamente aperto l’orizzonte, che limitate, dai monti che circondano il Lago di Como, non era mai sembrato così vasto. Poi Bengasi. Nella cittadina bianca dal sole accecante, si era subito sentita a suo agio. Dopo qualche giorno si provava i barraccani e i burnus, andava in spiaggia (la Giuliana) con i nipoti e si faceva fotografare da S. sfoggiando un vezzoso costume da bagno nero bordato di bianco. Nel frattempo mia madre beveva decotti di prezzemolo che le preparavava la F., e faceva grandi salti nel tentativo di abortire, ma niente da fare, sembrava che io fossi attaccata col «Bostik».
Il viaggio
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