Mestieri
imprenditoreLivello di scolarizzazione
diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
GiamaicaData di partenza
1987Periodo storico
Periodo contemporaneo (dal 1977 ai giorni nostri)Temi
ritornoTemi
ritornoL’arrivo dall’Italia di alcuni familiari di un coinquilino della “casina bianca” spezza il precario equilibrio che si era creato nella pensione allestita da Stefano e dai suoi amici in Giamaica. A poco a poco, i suoi compagni di avventura abbandonano l’idea di vivere sull’isola e tornano a casa. Così farà anche Stefano, al termine di un’esperienza che resterà comunque centrale nella sua vita.
Dopo quella catastrofe, tutti quanti non si vedeva l’ora in cui quel trio se ne sarebbe ritornato in Italia. Cambiarono di molto anche i miei rapporti sia con bruno che con Pietro, e cominciai a pensare che molto probabilmente il mio futuro non era quello di rimanere con loro a sostenerli nell’impresa di cambiar paese, tanto meno averli come soci in una attività. Così, senza una possibile rendita, cominciarono a tornarmi in mente migliaia di problemi. Non sapevo più cosa fare, chi ero, dove dovevo stare, e cosa sarebbe potuto succedermi ancora li. Finalmente le tre streghe partirono, e a dire il vero ne fummo tutti felici. La pace tornò sotto al tetto della casina bianca, però solo di rado ci si ritrovava a cenare tutti insieme in veranda. Per fortuna che, sia la carla che lindo, mi aiutarono a rissollevarmi un po’, e ci dette una mano il “vespa”. Un simpatico personaggio, amico di lindo. Anche lui con la voglia di cambiare paese. Aveva sulle spalle un matrimonio fallito, per fortuna senza figli, annoiato della solita vita romagnola, era ormai due anni che era sotto cassa integrazione, sponsorizzato dalla facchini e company del porto di ravenna, ed era stanco di rimanere a ravenna a grattarsi i maroni tutti i giorni. Quindi, stava meditando di combinare qualcosa, con i soldi che avrebbe incassato se si fosse licenziato da quel lavoro, e quelli che avrebbe ricavato nella vendita della sua casa. Passammo una trentina di giorni tutti insieme, dopo di chè arrivò il giorno della partenza della mia fidanzata, che contribuì a rattristarmi un po’. Non potendo cambiare gli eventi, una mattina molto presto l’accompagnai in taxi, all’aeroporto, passando per la costa est per la prima volta. Difficile dimenticare il paesaggio offerto da quel pezzo di isola. Forse dovrei scrivere romanzando, ma non sono qui per romanzare, ma per raccontare. Prima di lasciarci, mi confessò che era intenzionata a comprarsi una casa in jamaica, e lascio a me l’incarico di trovargliene una, sapendo benissimo che non era un’impresa molto facile. Gli dissi che avrei fatto del mio meglio, e ci baciammo, dandoci appuntamento in italia. Tanto per dirne una, caro diario, spesi più soldi nei taxi per andare su e giù che per mangiare, e poi non trovai un bel nulla. Forse se avessi avuto la pelle nera l’avrei trovata più facilmente. Sembrava facile fare i cristoforo colombo! Sembrava facile andare d’accordo con la ciurma! Sembrava facile farsi accettare dal popolo nero!! Tutto si stava rivelando più difficile del solito!
E così… Cominciai a pensare che quello che desideravo era una semplice utopia, che i miei amici erano diventati semplici conoscenti, e che il popolo jamaicano non aveva nessuna intenzione di convertirsi. Quindi cominciai a desiderare di ritornare in italia, per rivedere la mia fidanzata.
Passò ancora qualche settimana, e partì anche vespa. Io e lindo partimmo dopo qualche settimana ancora, lasciammo nella casina bianca bruno con la nera teddy e le due bimbe, e pietro, ancora convinti di cambiare paese e di poter gestire una pensione. Quando ci salutammo, notai che i loro occhi non risplendevano più di luce propria.
Il viaggio
Mestieri
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diploma di scuola media inferiorePaesi di emigrazione
GiamaicaData di partenza
1987Periodo storico
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