Mestieri
saldatoreLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
AustraliaData di partenza
1962Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Antonio Sbirziola è emigrato dalla Sicilia a Genova a 16 anni. Per due anni, nel capoluogo ligure, ha alternato vari lavori, sempre molto duri e malpagati: manovale alla fonderia di Cornigliano, demolitore, saldatore all’Ansaldo dove è in costruzione la nave Leonardo da Vinci, operaio edile per la costruzione sotto il livello del mare di bacini di carenaggio. Conosce licenziamenti, disoccupazione, discriminazioni agli uffici di collocamento, umiliazioni. Dopo due anni è pronto aggiungere una nuova tappa al suo percorso migratorio.
Siamo nel mese di ottobre, e un giorno che il mare e imovimento, e piove tutti antiamo accasa legento il giornale, e affiango a me ce il signor Miraglia che per sbaglio viagiamo insieme.
Vede un articolo, mi dice Antonio cosa dice per lemigrazione per L’australia, legerlo per me.
Lo lego e ce lo spiego, che in Australia cercano della mano dopera, manuali e specializati. Che si devono presentarsi alluficio del’lavoro per fare la domanta di emigrare. Io e lui parliamo e anche lui a il piacere di emigrare, pero lui lo sa che sua figlia non vuole emigrare allestero. Arriviamo a Caricamento lui scente e io continuo il pecorso. Vado direttamente alluficio di Collocamento, chiedo il modulo di emigrare. Mi da una busta piena di carte. Mi metto da parte e guardo cosa ce dentro, dopo che le o letto io vado a trovare a i zii. Il tempo piove arrivo dai zii tutto abagnato, come entro zio mi vede abagnato mi dice vai inpagno e vatti ascigare, io lascio la busta sopra il tavolo e zio Nunzio la apre. Come ritorno mi dice vuoi emigrare in Australia?
Le risponto non o intenzione di emigrare, pero di come o letto in Australia si guadagna bene. io e zio guardiamo e legiamo la publicita, si guadagna alla settimana, non parla menzile. Alla settimana, da saldatore £ 78.400, in Australia anche a 20 sterline alla settimana. La paga base e 14 sterline alla settimana, il canpio e £ 1.400, ogni sterlina, io faccio il conto senza straordinario e £ 78.400 lire al mese sono soldi e di come spiega che si fa tanto straordinario, per manganza di mano dopera. Arrivo a prentere sopra i £ 100.000 al mese, sono soldi. Io e zio parliamo io mi sento interessato di emigrare.
Pero zio non e contento che io emigro, mi dice se deve emigrare e meglio che emigri in Svizzera almeno tu sei vicino L’Italia e puoi venire quanto tu vuoi.
Le risponto lei a ragione, pero io non vado d’accordo con i miei fratelli. Zio se ne sta zitto. Zia Aida mi dice Antonio tu qua a Genova ai un buon lavoro, pero non sai quello che vai ingontro.
Io non posso piu parlare, pero io capisco le consequenze che vado ingontro, e le dico zia io qua in Italia io non avro un buono futuro, non o mai una sodisfazione che mi posso prentere, sono senpre che o le tasche vuote e disperato.
Lei risponte se tu antavi alla scuola prentevi un lavoro come a mio figlio Lelio.
Me ne sto zitto, zio mi dice caro nipote se tu sei che proprio vuoi antare nessuno ti ferma. Pero prima che lasci il lavoro penzaci bene che un altro lavoro come questo non lo troverai mai.
Zio rienpe il modulo che sono tre, e zio si prentera la risponzabilita, e lo firma con un sorriso non allegro, e firmo pure io. Lo ringrazio e lo porto subito alluficio di collocamento, non perdo tenpo.
Come arrivo accasa io non dico niente a nessuno, e il mio segreto. Il governo mi sopporta finche prento il lavoro in Australia, e il viagio lo devo pagarlo io in Australia. E sara segreto fino al giorno che partiro per L’australia, speriamo. Io la busta contutte le carte la metto dentro la valigia che nessuno la puo trovarla. Non voglio perdere a Maria Carmela, altrimenti sara la mia ro- vina, sono innamorato di lei e puo darsi che verra in Australia, questo e il penziero che faccio io, vedremo cosa succedera. Io continuo a uscire con Maria Carmela. E il mese di Novenbre mi a arrivato la lettera della anbasciata Australiana che devo antare a passare la visita di controllo.
Zio Nunzio mi telefona di antare accasa sua che mi a arrivato la lettera di passare la visita. Come finisco di mangiare chiedo scusa e vado dai zii. Io sono felice, la salita me lo fatto tutta di corsa, non gi o inpiegato di piu di quintici minuti, che usuale cinpiego mezza ora. Zio mi apre la porta, sorridento.
Zia Aida e arrabiata mi chiama, prima mi ofre il cafe e bevento mi da una buona lezione. Mi dice che non voglio stare sotto la sua disciplina. Io non le risponto di tutto quello che mi dice a me. Zio mi mostra le carte che devo antare appassare la visita.
Zio mi chiede se voglio che viene anche lui, le dico mi fa tanto piacere se viene. Ci mettiamo d’accordo a che ora ci vediamo. Le saluto e me ne vado. Io sono assai felice, mi faccio un altra corsa verso casa.
Io alla sera esco con Maria Carmela, pero mi sento colpevole che non le dico la verita, mi sento uno bugiardo. Il mercoledi vado a passare la visita con zio Nunzio, per arrivare al’indirizio abiamo preso tre pulman, e per fortuna abiamo scesi davante la porta. Zio si sente orgoglioso che abiamo intovinato subito, si trova nel centro dei negozzi. E una villa le maniglie del’portone sono di ottone che sono che brillano dentro ce un solo dottore, e una segretaria, intorno ci sono delle piante e il laghetto con i pesci, e il pavimento che brilla. Io sono stato in tanti ufici e cosi non o mai visto. Zio presente la lettera alla segretaria, zio e contento di avere visto una villa cosi elegante al centro dei negozzi.
La segretaria ci informa che il dottore, D. Borgantino arriva per le ore 15,45, zio mi racconta tante cose per farmi canpiare idea. E la storia di suo padre che e emigrato in America e quanto e ritornato era ammalato di pleurita, che a trovato lavoro a coltivare il riso. Io faccio la faccia che non capisco niente, voglio antare. Alle ore 15,45 entra il dottore ben vestito e sufesticato. A un paio di baffi che mi senbra Scaramuccio.
Dopo cinque minuti ci viene a chiamarci lui stesso. Io e zio entriamo, lui ci saluta prima che noi lo salutiamo. Il suo ufficio e una cosa elegante, ci a la scrivania tutta intagliata a mano, dietro le spalle a la penna cappotto, e li a il suo mantello col suo bastongino. La sua sedia, e assai elegante, intagliata.
Lui si presenta, e ci stringe la mano, lui e un uomo che alto circa 190 cm e assai gentile. Mi porta in un altra stanza a mi fa spogliare, e mi visita, una bella visita. Io sono un po timido che la prima volta che io mi spoglio davante un altra persona. Mi vesto e ritorno in ufficio, lui parla con zio.
Come entro mi dice signor Sbirziola lei puo antare in Australia, io non o trovato niente di male che sei pieno di salute. Solo la pressione del’sangue per la timidezza questo succede, e le faccio i miei auguri di un buon viagio. Mi porge la mano e anche allo zio, le dico grazie dottore.
E spero che lei avra un buono avvenire in Australia.
Le risponto spero da farmelo migliore del’Italia e la piu bella nazione del’monto che tutti la vengono a visitare questa nostra bella Italia. E un giorno verrai a visitarla come turista e vedrai di come e bella.
Domanta a zio lei e il padre?
Zio risponte sono lo zio, cerco di farlo contento a lui, pero il lavoro ce la e lui vuole emigrare.
Non posso fare altro che di lasciarlo libero.
Il dottore mi dice per la tua eta, che a 18 anni vuoi emigrare, ai tanto coragio, auguri.
Il viaggio
Mestieri
saldatoreLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
AustraliaData di partenza
1962Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Antonio Sbirziola
L’idea della partenza
Alla mattina, io e i miei fratelli ci alziamo allo stesso orario. A loro non le...
Il treno per Genova
Dopo mezza ora che ci o penzato, le dico a Mamma, di nascosto. Mamma io vorrei...
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Mi arriva una lettera accasa dei zii del’luficio di emigrazione Australiana, zio telefona che devo antare...
Maria Carmela
Allintomani sera vado affarmi le fotografie per il passaporto. Zio telefona accasa che vuole parlare con...