Mestieri
pedologoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
KazakistanData di partenza
1959Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Mentre Bruno Bertolaso si trova al lavoro nelle steppe del Kazakistan, coinvolto in quanto pedologo un un progetto di messa a cultura delle terre vergini, una collega sembra essersi dispersa.
Non ricordo bene se fu al settimo od all’ottavo giorno della nostra permanenza nel kolcos “Ekaterina” , ricordo bene peraltro che Valia non era stata trovata nel posto prefissato in precedenza. L’autista suppose che la ragazza fosse ritornata in azienda da un’altra strada e con un altro dei mezzi (trattori, camion), presenti nella zona delle coltivazioni. Valia peraltro non era tornata al villaggio con nessun altro mezzo di trasporto. Si ripartì subito alla sua ricerca, che si concluse senza esito quando il buio, il classico, impenetrabile buio della steppa, fu totale. Potete immaginare lo stato d’animo in cui cademmo tutti. Appurammo solo che al mattino Valja era partita, lasciando a casa la bussola e ricordammo che aveva intenzione di allontanarsi di molto dai punti di indagine, ma il fatto che fosse letteralmente sparita ci angosciava fortemente. Tale angoscia veniva poi accentuata dai racconti che gli allevatori del villaggio ci propinarono con dovizia di macabri particolari, racconti concernenti tutti la sparizione di persone dal villaggio, trovate dopo giorni sbranate dai lupi! Tale stato d’animo non veniva certamente attenuato dalla considerazione che veniva fatte e cioè che i lupi erano particolarmente attivi ed affamati solo durante l’inverno.
Con l’estate il cibo per loro era abbondante, per cui non erano molto pericolosi. Anch’io avevo avuto la ventura di incontrarne una coppia, girando intorno ad un campo di mais, già in fase di maturazione. Ma a parte un forte spavento ed un irrigidimento della mia mano sul manico del coltellaccio, ci limitammo a guardarci e poi ognuno di noi, sia pure con molta circospezione, se ne era andato per la sua strada. Non dormimmo molto quella notte ed al mattino seguente, appena albeggiò, partimmo in una diecina di persone su un camion, decisi a battere in lungo ed in largo tutto l’esteso territorio della fattoria. Eravamo partiti da una decina di minuti, quando con grande sollievo vedemmo Valja, che tranquillamente si avvicinava al villaggio, ostentando un vago sorrisetto di compiacenza, nel vedere il folto schieramento dei suoi probabili salvatori. lo dal sollievo e nella gioia di vederla, apparentemente sana e salva, saltai giù dal cassone del camion, slogandomi malamente una caviglia, guaio che mi tormentò poi per svariati giorni. La ragazza, da vera impavida russa, si era persa e non era riuscita a trovare la strada di casa prima del buio. Si era semplicemente messa dormire in un campo di frumento e con l’alba, trovando finalmente l’orientamento si era avviata verso casa, stupendosi molto delle nostre – diceva lei – infondate preoccupazioni!!
Particolari accadimenti non sopravvennero negli ultimi giorni di completamento dell’indagine se non un fatto, che può essere considerato marginale, ma che ci diede ancora una volta l’idea della immensità di quelle terre. Stavamo raccogliendo la strumentazione sparsa in campagna quando fummo avvicinati da un vecchio veramente imponente, con lunghi capelli e barba bianca, montato su uno stupendo baio. Mentre lo stavamo guardando con estremo stupore e malcelata ammirazione lui ci si presentò, qualificandosi come il mandriano responsabile di una grossa mandria di bovini e ci chiese se per caso avessimo visto o meno animali sparsi, comunicandoci che erano ormai tre giorni che batteva la steppa senza trovare più traccia della mandria, che ci disse contava su circa un migliaio di capi. A bocca letteralmente aperta dalla meraviglia rispondemmo che non, non avevamo visto animali, se non quelli marchiati con le sigle dell’azienda. Augurandoci buon lavoro si allontanò di gran galoppo, consultando una enorme bussola e sventolando il cappello.
Il viaggio
Mestieri
pedologoLivello di scolarizzazione
laureaPaesi di emigrazione
KazakistanData di partenza
1959Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Gli altri racconti di Bruno Bertolaso
Pedologo in Kazakistan
Erano necessari tre giorni di treno per raggiungere la località di studio-lavoro (la città di Kustanaj,...
Cimici ovunque
Dopo 73 ore di viaggio nel vagone letto infestato dalle cimici, sbarcammo a Kustanaj, città, che...
La cena in mezzo alla steppa
Dopo quattro giorni passati a Kustanaj, col fine di mettere a punto i compiti lavorativi del...
Kolcos Ekaterina
Al kolcos "Ekaterina" (considerato una piccola azienda di allevamento, visto che si estendeva su un territorio...
Kolcos Rivoluzione d’Ottobre
Dopo il ritorno in sede a Kustanaj ove depositammo le campionature dei terreni raccolti nei punti...
Sovcos 1º Maggio
Tornati a Kustanaj e valutato positivamente dalla dirigenza locale, il lavoro svolto fino a quel momento,...
Ritorno a Mosca
A Kustanaj ci aspettava una lieta sorpresa, nel senso che la direzione della Organizzazione del territorio...