Via dalla guerra

Venerdì 18 settembre

Tempo piovoso e tira vento notizie di disfatta tedesca da parte dei francesi ma naturalmente nulla di tutto ciò è controllato.  Mi sono recato al Consolato per vedere che si dice col treno e così ho potuto costatare che il treno parte domani alle 2 pomeridiane sotto la protezione del Consolato con un’agente consolare che l’accompagna sicché vi spira un poco più di fiducia; naturalmente la cosa è molto risicante poiché vi sono molti imprevisti ma malgrado ciò mi sono fatto fare il foglio di passaggio così se me ne servo bene e se no resto: Papa vuol assolutamente partire quindi malgrado qualsiasi preoccupazione da parte mia non posso lasciarlo partire solo e quindi debbo mio malgrado decidermi e accompagnarlo. Vedremo ò ancora un giorno per decidermi intanto faccio preparativi. Delle truppe austriache con relativi uomini si sono viste passare nella città senza sapere né dove vanno né dove vengono; solamente non sono molte. Si parla ancora di perdite enormi tedesche;  il cannone non si sente più sebbene pare che gli alleati sono alle porte di Bruxelles. I tram non circolano fuori della cintura. La preoccupazione pel viaggio perdura chi sa quanto tempo si starà in Germania chi sa se ne usciremo vivi, chi sa se potremo raggiungere la frontiera? Dovere di figlio mi obbliga di seguire il papà su tali tristi circostanze. Quindi parto ma con tristi presentimenti ecco per cui scrivo una lettera alla mamma qualora non potessi raggiungerli.