Mestieri
Agente di custodiaLivello di scolarizzazione
frequenza elementarePaesi di emigrazione
SerbiaData di partenza
1915Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)È in corso la Prima guerra mondiale, Donato Vinci combatte per l’Italia sul fronte dell’Isonzo e viene catturato dagli austroungarici. Comincia un lungo periodo di deportazioni e prigionia.
Da quel momento ebbe inizio la mia prigionia dalle prime ore del pomeriggio del 26 Luglio 1915; Giorno di S. Anna benedetta che si benignò con la grazia sua di liberarmi da ogni pericolo! Sia sembre benedetta.
Cominciò il nemico con una seria d’interrecazioni, volendo sapere da noi tante cose, da dove è come procedevano i nostri volevano essere informati dove erano appostate le nostre artiglierie, è tante altre cose che li potrebbero essere loro utili.
Il quale io finse d’ignorare tutto.
Per il bene della nostra patria e proprio sacro dovere! rispondendo in questo modo ha tutto, (ci portarono in prima linea di notte tempo, perciò non mi è stato mai possibile sapere ove si trovano appostate le nostre artiglierie, è anche per altre cose cercai di negarle tutto).
Ci fecero continuare il viaggio sempre appiedi scortati da dragoni maggiori ha cavallo, che non mancavano di darci qualche sciabolata, trattandoci come una mandria di bestie.
In tre giorni solo una volta ci fu dato il rangio, per giunta io non avevo la gavetta, così potiedi prendere solo una tazzina di brodo in tre giorni, da una stazione che non potè saperne il nome.
Ci fecero prendere il treno per Lubiana, giunsimo in quella città in pieno giorno, ove c’inquadrarono per essere condotti al Castello che trovasi maestoso nel centro della città, mentre si attraversava una delle belle vie della città, un signore cittadino slavo in compagnia di parecchie belle figlie, che certamente l’erano, perché l’ho rassomigliavano, si sforzava ha scoppiare in smargiatissime risate, è con tutta la forza del suo villanissimo disprezzo schifosamente ci sputò sul viso!? nel suo sgarbatissimo gesto altrettanto disumano facevano eco i suoi parenti, amici è figli, di cani tutti! Contro di noi che con tanto onore avevamo compattuto, per la gloria della nostra Cara Patria.
Tutto ciò bisognava sopportare pazientemente perché eravamo loro prigionieri di guerra è tale stato l’ho può comprendere solo chi vi ha provato.
Il Castello di Lubiana è un carcere ove ci sono rinchiusi i condannati, è come tali eravamo considerati noi, colpevoli di una causa onesta, in queste pessime condizioni fummo trattati in questo luogo, per la durata di cinque giorni, con un vitto molto scarso è di qualità pessima. Nelle quasi medesime condizioni nel luogo si trovavano rinchiusi tre nostri patrioti, un vecchio di oltre settantanni condannato a due anni di reclusione, per aver detto qualche sola parola a favore degli italiani;
E’ due ragazze una di quindici anni, è laltra di ventotto, condannate ampedue la prima ha 15 anni, e laltra ha 18 anni di reclusione dal Tribunale militare austriaco, per aver gridato Viva l’Italia.
Il viaggio
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SerbiaData di partenza
1915Periodo storico
Periodo tra le due guerre mondiali (1914-1945)Gli altri racconti di Donato Vinci
Nascosto in Serbia
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