Mestieri
imprenditore edileLivello di scolarizzazione
licenza elementarePaesi di emigrazione
ArgentinaData di partenza
1950Data di ritorno
1955Periodo storico
Periodo post seconda guerra mondiale (1946-1976)Sergio Bartolucci ha 24 anni. Collabora con il padre, piccolo imprenditore edile, ed è fidanzato con Adelina. La vita nel piccolo paesino, gli scarsi guadagni e diversi dissapori con il socio del padre fanno nascere in lui l’idea della partenza.
Mi rendevo conto che non possedevamo nulla. Ancora erano lontani i tempi del cosiddetto miracolo economico. Parlai così con il babbo di emigrare in Argentina dove aveva dei cugini. Gli scrissi così di richiedermi. Mi risposero che se avessi voluto veramente andare dovevo spedire alcuni documenti. La lettera l’aveva ricevuta mia madre e, quando ritornai a casa quella sera, la trovai sola in casa che piangeva. Quando entrai, per la prima volta mi chiese: “Perché te ne vuoi andare?” le risposi che il paese non offriva nulla e che lavorare insieme al babbo non mi conveniva perché aveva un socio del quale non si era voluto liberare e che, perciò, preferivo andarmene lontano, libero, potendo così dimostrare a tutti, e soprattutto a me stesso, di sapermela cavare senza l’aiuto della mia famiglia. Mia madre allora disse: “Dove vuoi andare, solo come un disgraziato, quantomeno vai con l’Adelina, sposati, avrai così qualcuno vicino che ti vuole bene”. Accettai la sua proposta e quindi andai in Comune e feci preparare i documenti necessari, sia per me che per l’Adelina.
La sera poi l’andai a trovare e gli dissi: “Vuoi venire con me in America?”. In un primo istante lei d’istinto rispose che ero matto, allora le spiegai che se veniva, l’avrei sposata e saremmo partiti assieme, altrimenti sarei andato comunque da solo. A queste condizioni accettò, anche se con il cuore gonfio al solo pensiero di dover lasciare tutto, famiglia, amici, conoscenti, paese, per un viaggio così grande. […]
Anche a me pesava molto, ero molto attaccato alle nostre tradizioni, agli amici, alla famiglia che, pur contestandola, volevo molto bene, a questo paese che ristretto tra i due fiumi, alle falde dell’appennino, conoscevo fin nei punti più nascosti, pietra per pietra. Quando uno ci vive sempre, non si accorge di quanto certe cose possano entrarti nell’animo, diventano parte di te stesso.
Il viaggio
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